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I PRIMI EVENTI STRAORDINARI
Una predizione: la morte del nonno paterno
Il 3 agosto 1973 la Madonna appare nuovamente a Caterina e le dice che il nonno paterno, Francesco Bartolotta, l'indomani, 4 agosto, sarà chiamato dal Signore a miglior vita, pertanto, desidera che lui si confessi direttamente con Lei. Caterina, subito dopo l’apparizione chiama il padre, Giuseppe, e gli racconta quanto ha detto la Madonna. Egli però, irritato per la predizione nefasta, e scettico sulla veridicità delle parole della Santa Vergine, sgrida Caterina e la maltratta verbalmente. Per lui quelle parole sono una pura fantasia della bambina. Caterina, comunque, sicura di sé stessa e della Madonna, non esita un attimo, neanche davanti alla reazione di Giuseppe, e corre ad avvisare il nonno paterno di ciò che la Madonna le aveva detto. Il nonno, che ben conosceva la sincerità della piccola Caterina e della quale non aveva mai dubitato, coglie l’attimo e alla successiva apparizione s’inginocchia davanti alla parete e si confessa, così come aveva chiesto la Madonna. In casa, tutti gli altri erano increduli, nonostante fino ad allora tutto ciò che aveva detto la Madonna si era sempre verificato, ma la predizione della morte di un familiare era per loro emotivamente e psicologicamente inaccettabile. Il nonno paterno di Caterina, nonostante i suoi 91 anni, godeva di buona salute e quindi nulla lasciava presagire una sua dipartita. L'indomani, 4 agosto, il nonno esce per fare un po' di spesa, al rientro a casa mentre sta per aprire la porta, all'improvviso viene colto da un malore e muore sul colpo, lasciando stupefatto e mortificato il padre di Caterina, e tutti coloro che non avevano creduto alla piccola veggente. Questo episodio, lascia un segno profondo di sgomento nel padre di Caterina che ancora una volta riceve una prova della veridicità delle apparizioni della Madonna, che aveva scelto una bambina umile e semplice per portare al mondo "le sue parole".
La guarigione miracolosa della sorella di Caterina
Maggio 1973. In una normalissima giornata, Vittoria sta accudendo Annamaria, la piccola sorella di Caterina, di circa sette mesi d’età, mentre la guarda avverte la sensazione che la piccola abbia un problema di salute. Inizia così ad osservarla meglio e si accorge di una, quasi insignificante, differenza nel numero di pliche cutanee delle gambe. Sulla coscia destra vi erano due pliche, mentre sulla sinistra ve ne era solo una. Vittoria rimane un po’ perplessa, ma poi intuisce immediatamente che quella differenza sicuramente doveva avere un significato. Così, avvicina le gambe della piccola l’una all’altra per confrontarle meglio e nota, con stupore, che la gamba sinistra, oltre ad avere una plica in meno, sembra leggermente più corta dell’altra. Quella prova diviene così la certezza che la sua intuizione era esatta. In casa con lei c’era il suocero, Francesco Bartolotta, il quale davanti all’affermazione della nuora, che la bambina avesse un difetto fisico, rimane incredulo. Rientrato Giuseppe dal lavoro, Vittoria esprime immediatamente i suoi dubbi e le sue perplessità sulla salute della piccola Annamaria, chiedendo al marito di accompagnarla dal medico per far fare una visita specialistica alla bambina. Giuseppe sulle prime borbotta, ma poi, viste le insistenze della moglie, accondiscende e l’accompagna. Davanti al dott. Carnevale, dell’Ospedale di Catanzaro, Vittoria spoglia la bambina e mostra le pliche al dottore, esprimendo le proprie perplessità. Poi, unendo le due gambine, dice che la sinistra le sembra più corta dell’altra. Il dottore visita la bambina e, subito dopo, girandosi verso Giuseppe, elogia l’intuizione di Vittoria, complimentandosi per la sua intelligenza ed aggiungendo che in casa di medici, si erano verificati casi del genere, senza che loro stessi si accorgessero del difetto fisico del figlio, se non dopo averlo visto camminare con un’andatura ondeggiante. La piccola Annamaria, infatti, aveva la lussazione congenita dell'anca sinistra. Il femore era rialzato e con il collo dritto e non curvo, come dovrebbe essere. Dopo aver effettuato le opportune indagini diagnostiche, il dott. Carnevale prescrive alla bambina un divaricatore, nel tentativo di correggere il difetto fisico, prima di pensare ad un possibile intervento chirurgico. La bambina, infatti, a causa della lussazione, aveva la gamba sinistra più corta dell’altra di circa 7 mm e, poiché la diagnosi risultava tardiva, la possibilità che il difetto venisse corretto senza un intervento chirurgico si riduceva progressivamente col tempo. Vittoria soffriva molto nel vedere la piccola Annamaria piangere e lamentarsi a causa di quel dispositivo medico che era costretta a tenere per la maggior parte della giornata, che le teneva la gambe divaricate con un’apertura di circa 62 cm. Il 12 luglio Caterina ha la prima apparizione della Madonna, che le appare con l’epiteto di “Madonna della Purificazione”. Annamaria ha da pochi giorni compiuto nove mesi. Due giorni dopo, il 14 luglio 1973, durante un’apparizione, Caterina chiede alla Madonna di guarire la sua sorellina e Lei risponde che lo farà, ma non subito. Passarono quasi sette mesi, tra visite mediche e controlli vari, ma il difetto fisico di Annamaria non migliorava. Il 2 febbraio 1974, giorno in cui a Settingiano si festeggia la “Madonna della Purificazione” la Santa Vergine appare nuovamente a Caterina, dicendole che quello era il giorno in cui avrebbe concesso la guarigione miracolosa della piccola Annamaria. Chiede così a Caterina di far spogliare la bambina e di sollevarla avvicinandola a lei perché la benedicesse. Vittoria, dopo la benedizione della bambina, nota che sotto il piede sinistro Annamaria ha una macchia, come un livido, e tre puntini rossi, simili al segno lasciato dalla “puntura di una spina”. L'indomani, Vittoria aveva appuntamento con il dottore che seguiva la bambina. Il dott. Carnovale, però, quel giorno non era presente, mentre c’era il prof. Carbone, che, dopo aver confrontato la vecchia lastra radiografica con quella fatta quel giorno, disse a Vittoria: “Signora guardi che perfezione, la bambina non ha più bisogno del divaricatore, ha solo bisogno di camminare”. La Madonna, come aveva promesso, aveva guarito la bambina.
L’afflusso di fedeli, curiosi e giornalisti
Dopo la guarigione di Caterina, e gli altri eventi straordinari, la notizia delle apparizioni si diffonde sempre di più, oltre Settingiano ed i paesi limitrofi, fino ad arrivare a tutto il territorio regionale. Un continuo afflusso di persone circonda la casa di Caterina, cercando “la bambina che vede la Madonna”. Ognuno gravato dei propri problemi, ma fiducioso, porta con sé la speranza di un aiuto dalla Madonna. Anche varie testate giornalistiche dell’epoca non mancano di interessarsi alla vicenda di Caterina ed ai prodigi che iniziano a succedere intorno alla piccola veggente di Settingiano.
La reazione della famiglia
Non è facile per i genitori di Caterina credere alle Apparizioni, rendersi conto che la loro bambina vede realmente la Madonna. Nel loro cuore sentono che possono fidarsi della loro piccola, ma a parte quella "particolare emozione" che sentono, e che non hanno mai provato, non credono che tutto ciò che sta succedendo possa essere reale, vero. In particolare, è Giuseppe, il padre di Caterina, ad essere maggiormente scettico. Lui, uomo semplice ed onesto, stimato lavoratore, abituato a vivere tra casa e lavoro, accettare di essere disturbato a tutte le ore del giorno, da estranei che bussano alla sua porta, per cercare la piccola veggente, è una cosa estenuante. Giuseppe, da persona riservata, che non ama mettersi in evidenza, è esasperato dalla continua presenza di giornalisti, che vogliono approfondire la vicenda di Caterina e conoscerne tutti i dettagli. Ma la difficoltà più grande di tutta la famiglia è cercare di contenere l’enorme afflusso di persone, provenienti da tutta la regione, che sin dalle prime ore del pomeriggio fino alla tarda sera, riempiono la loro casa, privando soprattutto Giuseppe della tranquillità e dell’intimità familiare che era solito trovare tornando dal lavoro. A causa di ciò, egli redarguisce sia Caterina che Vittoria, la moglie, nel tentativo estremo di porre rimedio a quella situazione che, oltre a stressarlo psicologicamente, lo fa sentire, malvolentieri, al centro dell’attenzione di compaesani e giornalisti. Giuseppe, stanco e stressato per quella situazione, vorrebbe mandare via dalla sua casa tutta quella gente, per ritornare a quella intimità familiare che aveva perso da quando erano iniziatele apparizioni. Giuseppe, in seguito, dovrà fare i conti con se stesso e la sua contrarietà verso le Apparizioni, a seguito di un evento “molto particolare” che porterà una nuova sofferenza fisica a Caterina.
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